mercoledì 2 ottobre 2013

IRIS - GIAGGIOLO ( Iris Fiorentina var. Pallida) : una delicata nota di fiore, radice e frutta

 L'olio essenziale di Iris (nome internazionale commerciale "Orris root oil") esordisce con una nota di testa chiaramente fruttata, fra il frutto a pasta gialla e la bacca rossa di bosco: golosa. Poi arriva presto un chiaro odore di viola/erba fresca e poi un profumo di radice/tubero fresco simile all'odore (non al sapore) dei bastoncini di liquirizia , con sempre la viola sullo sfondo anche se più leggera .

Non vi ho distinto nettamente il famoso odore di “viola ricoperta di gesso” che riferiscono i più, ma senz'altro siamo in prossimità di quell'area odorosa. Il timbro permane poi sul leggero floreale-violetta con una gradevole nota di radice fresca - non greve come il vetiver – e uno sfondo leggerissimo ma costante di fruttato. Che a random rispunta fuori nitidamente, nota anarcoide. Insomma, l'iris è una figata. Buono e sottile, delicato. In profumeria la nota dell'Iris è spesso associata a malinconia/decadenza , ma basta accostarle qualcos'altro che la musica cambia.  "..L'essenza di una fata che sta per morire in un soffio delle sue ali delicate" scrive la brava Elena Vosniaki di "Perfumeshrine", ma poi prosegue "Iris-Menta, dove sei stato tutta la mia vita?".

Un buon olio di Iris ha almeno l'8/10% di irone, la sostanza che gli da il tipico odore, ma può arrivare anche molto più in alto, anche se in commercio ci sono oli meno pregiati, con solo l'1/2/3% di ironi. L'Iris italiano è considerato il migliore e la domanda è superiore all'offerta.

Per i profumi lega bene con quasi tutti i fiori, in particolare rosa e fiori dolci come mimosa e champaca/magnolia, e col legno di sandalo e le resine dolci. Viva l'Iris, anche se costa troppo.

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